I gioielli architettonici di Lahore, seconda città del Pakistan
Di Nicoletta A.Lahore è il capoluogo della regione del Punjab in Pakistan – splendido paese che purtroppo non rientra nei circuiti turistici più classici. Eppure Lahore è un importante centro universitario e culturale il cui centro storico è uno straordinario mix di architetture indù, sikh, mogol e coloniali che, opportunamente recuperato, potrebbe attirare orde di turisti. La città antica, protetta da mura millenarie è parzialmente in fase di restauro volto a contrastare il degrado a cui è stata abbandonata negli ultimi decenni: si sta lavorando al recupero di un enorme mosaico che riproduce secoli di battaglie e di cerimonie reali di una città dove sono passate alcune delle più importanti culture dell’Asia centrale: induista, musulmana, mongola, musulmana-mogol.
Entro la cerchia delle mura si trovano così tempi hindu mescolati con gurdwara (i templi Sikh), ma anche l’architettura coloniale britannica, in un miscuglio di palazzi antichi, monumenti, moschee e pagode unico nel suo genere.
Il Forte di Lahore, lungo 450 metri e largo 350, e noto anche come cittadella di Shahi Qila, sorge nella parte nord-occidentale della città, vicino alla città fortificata. Tra i siti più famosi del complesso (patrimonio unesco dal 1981) ricordiamo lo Shish Mahal, la Porta Alamgiri, il Padiglione Naulakha e Moti Masjid. Da vedere anche la moschea Wazir Khan e lo Shahi Hammam, uno dei pochi bagni turchi sopravvissuti nel subcontinente indiano, datato circa 400 anni. E poi la Porta di Delhi, che un tempo ospitava l’ingresso delle sontuose processioni Mogol che arrivavano a Lahore dall’est.
Sono protetti dall’UNESCO anche i Giardini Shalimar, costruiti dal Gran Mogol Shah Jahan. Hanno la forma di un parallelogramma oblungo, circondato da un alto muro a mattoni, famoso per le greche ornamentali.
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