Gardone Riviera: storia, cultura e le acque più pulite del Garda

Anche quest’anno Gardone Riviera, una delle più importanti località turistiche sul Lago di Garda (sulla sponda occidentale, in provincia di Brescia) ha ottenuto la Bandiera Blu. Un riconoscimento di grande importanza assegnato dal FEE (Foundation for Environmental Education), volto a premiare i comuni che più fanno in direzione del rispetto ambientale. La certificazione incassata è una prova inconfutabile di una conduzione sostenibile del territorio, attraverso scelte felici di cura per l’ambiente, come depurazione delle acque, raccolta differenziata dei rifiuti, ottima vivibilità per l’ospite e il residente. Lo sanno bene i molti turisti del Nordeuropa che l’hanno eletta come mèta per le loro vacanze anche grazie al clima mite d’inverno e non troppo caldo d’estate.

A Gardone Riviera perciò si può prendere il sole e fare il bagno tranquilli. Ma c’è di più, perché questa cittadina ha una lunga storia, iniziata ai tempi dei romani, proseguita con l’occupazione longobarda e poi come importante Comune nel Medioevo, giù giù fino all’800 quando entrò a far parte del Regno lombardo-veneto. A fine ‘800 Gardone fu rilanciata dalla presenza del Vate Gabriele D’Annunzio e nel 900 fu molto apprezzata da illustri ospiti, come re Giorgio di Sassonia, Winston Churchill, lo scrittore russo-americano Vladimir Nabokov.

Ovviamente, a ogni ora del giorno e della sera vale la pena di percorrere lo splendido lungolago, dove si può ascoltare musica, bere e mangiare nei numerosi locali. Il monumento più importante di Gardone è sicuramente il Vittoriale degli Italiani, a cittadella monumentale costruita sul lago in cui abitò dal 1921 al 1938 il poeta Gabriele D’Annunzio. Il complesso include varie sontuose ville (tra cui villa Mirabella), una prioria, un anfiteatro e un mausoleo.

Da non perdere anche i giardini botanici Hruska, dove si trovano non soltanto piante provenienti da ogni latitudine ma anche particolari costruzioni e opere d’arte.

Hic manebimus optime (qui staremo benissimo), lo disse Gabriele D’Annunzio quando decise di stabilirsi qui. E non possiamo che dargli ragione.