Fermo e la marca fermana: un itinerario interessante
Di Nicoletta A.Fermo è una bella cittadina capoluogo di provincia delle Marche a un tiro di schioppo dall’Adriatico e da località marittime ben conosciute come Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio. La marca fermana non è molto nota al turismo di massa, ma vale assolutamente la pena di visitarla perché ha moltissimo da offrire: ricchezze storico-culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche.
Che cosa vedere a Fermo?
Cuore pulsante della cittadina è Piazza del Popolo, sulla quale si affacciano gli splendidi palazzi simbolo del potere. Tra questi il Palazzo comunale, il Palazzo degli studi, il Palazzo apostolico e soprattutto il Palazzo dei Priori, meravigliosa architettura impreziosita da una facciata monumentale. Al suo interno si trovano la Pinacoteca Civica, ricca di pregevoli dipinti tra cui un’Adorazione dei Pastori di Rubens. E e l’antica Biblioteca Civica, voluta dal cardinale Decio Azzolino sul finire del 600 e considerata una delle più importanti d’Italia per i preziosi antichi volumi di medicina e botanica che contiene. In quest’ultima è conservato un antico enorme mappamondo, vera e propria opera d’arte realizzata nel 1713 da Amanzio Moroncelli, abate e cartografo.
Un altro luogo molto amato dai visitatori è il Teatro comunale, del Settecento, con un’intensa stagione lirica e di prosa. Del resto, tutto il territorio della provincia di Fermo è ricco di teatri che rappresentano il grande amore per la musica dei marchigiani.
Passeggiando per le vie di Fermo si fa un tuffo nella storia – e si va ancora più indietro nel tempo entrando nelle Cisterne romane, costituite da una trentina di stanze con soffitti a volta, comunicanti fra di loro per una superficie totale di circa 2200 metri quadrati e conservate in maniera straordinaria. Le cisterne risalgono alla fine del I secolo a.C. e sono una testimonianza dell’abilità ingegneristica degli antichi romani, oltre che dell’importanza strategica della città di Fermo a quell’epoca, a metà strada tra la Capitale dell’impero e i porti dell’Adriatico da cui partivano i traffici per l’Oriente.
Nelle vicinanze di Fermo, andando verso l’entroterra, si possono visitare tutta una serie di borghi medievali molto ben conservati, quasi sempre arroccati sulla sommità di un colle e circondati da possenti mura difensive e sormontati da alte torri o campanili: è il caso di Moresco (incluso nella lista dei borghi più belli d’Italia, con la sua celeberrima torre eptagonale) e Pedrìtoli.
Dal punto di vista enogastronomico, da gustare assolutamente specialità locali come il ciauscolo (salame fresco morbido e spalmabile), ma anche eccellenti vini, olio, olive, formaggi, pesce e pasta – soprattutto i maccheroncini di Campofilone, una vera prelibatezza di pasta all’uovo ora insignito del marchio IGP.
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