Fare trekking sull’isola d’Elba

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Pochi lo sanno, ma sull’isola d’Elba, la più grande delle isole dell’arcipelago toscano, si snoda un dedalo di percorsi naturalistici da fare invidia alle zone di montagna più rinomate. Così, se un villeggiante riesce a stancarsi delle meravigliose spiagge di quest’isola, oppure visita l’isola in una stagione non troppo calda, ha la possibilità di percorrere degli itinerari in un angolo appartato dell’Elba, sconosciuti alla maggior parte dei turisti. Ci vogliono scarpe comode, una scorta d’acqua e una mappa dei sentieri.

Per esempio, un volto nuovo dell’isola si può scoprire nell’entroterra di Marina di Campo. Alle spalle della torre duecentesca di San Giovanni si aprono le ‘Vie del granito‘, un viaggio tra natura e storia su un percorso ad anello di vari kilometri. Passeggiando tra boschi di lecci e castagne, felci, piante di corbezzolo ed erica, si incontra l’insediamento preistorico dei ‘Sassi ritti’, dei megaliti eretti almeno 2500 anni fa e con tutta probabilità legati al culto del sole. Tutto intorno, una natura incontaminata, che copre il versante occidentale dell’isola. Ma il pezzo forte delle ‘vie del granito’ sono le colonne romane e pisane che si incontrano a decine lungo il percorso, testimoni di quelle che furono nei secoli le due più importanti dominazioni sull’isola. Colonne abbandonate come scarti là dove furono lavorate, anche 2000 anni fa, quando il granito dell’Elba andava a impreziosire i monumenti dell’Urbe. E sulle pareti di granito si scorgono ancora i segni dei tagli operati nei secoli dall’azione combinata di legno e acqua.

Per un’altra giornata di trekking eccezionale si può pensare di salire a piedi o in mountain bike partendo dal borgo di Marciana Marina. Napoleone nel 1814 scelse questo santuario immerso nel verde per settimane di ritiro amoroso e vedendo il luogo non è difficile capire il perché. A 627 metri si incontra la Madonna del Monte, un santuario iniziato a costruire nel 1300, in cui si trovano l’immagine dell’Assunta, dipinta su un blocco di granito murato nel muro e alcuni affreschi cinquecenteschi rinvenuti nel 1995. Un luogo dove spiritualità e natura si fondono perfettamente. Si fa una breve sosta al romitorio di San Cerbone, che la leggenda vuole rifugio di un arcivescovo dai saraceni. E poi via a sfidare il massiccio granitico della vetta più alta dell’isola, il Monte Capanne, raggiungibile con una cabinovia. Dalla cima si gode di una splendida visuale per centinaia di kilometri: oltre ad ammirare nella sua interezza la sagoma dell’Elba, si scorge la Corsica e si possono segnare a una a una tutte le altre isole dell’arcipelago, da Capraia al Giglio all’isola di Montecristo, che spesso pare sospesa su un mare di nuvole.

Un altro itinerario parte da Cavo, il paese più settentrionale dell’Elba. I più volenterosi potranno compiere la grande traversata dell’isola, fino all’estremità opposta della baia di Sant’Andrea, sempre a nord, ai piedi del monte Capanne. Si consigliano quattro tappe – piuttosto impegnative, meglio se con l’accompagnamento di guide del luogo – per ben ventidue ore di cammino. Per sentieri e mulattiere si sale lungo la spina dorsale dell’Elba, poi si scende nelle valli. Un modo per contemplare il panorama e curiosare tra i retaggi del passato. Il percorso fa tappa a Cala Mandriola, l’eremo di Santa Caterina, il Monte Strega; si percorre poi l’antica via dei carbonai attraverso fitti boschi di leccio e cespugli di rosmarino profumato e si passa accanto al monte San Martino. A Capo Sant’Andrea si può percorrere un circuito di tre ore, di media difficoltà, posizionato tra la costa e la macchia mediterranea, per osservare uccelli migratori, rare specie di felci e orchidee e magnifici panorami.

Che dire? Non ci resta che prenotare in fretta un traghetto per l’isola d’Elba.

1 commento su “Fare trekking sull’isola d’Elba”
  1. Bella foto di trekking all’isola d’Elba presa dal sito de Il Viottolo. Centro escursionistico trekking all’Elba e Arcipelago Toscano


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