L’ex principato di Hutt River in Australia

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hutt river province

Sulla costa centro-occidentale dell’Australia, 600 km a nord di Perth, è esistita per circa 50 anni la Hutt River Province, territorio di circa 75 chilometri quadrati che ospitava qualche cascina, duecento persone e centinaia di pecore. Non è stata famosa come Montecarlo o Andorra, ma la Hutt River Province è stata un Principato in tutto e per tutto.

La vicenda ha inizio nel 1970 quando il contadino Leonard George Casley decide di non pagare più le tasse sul frumento imposte dal governo federale di Canberra. Quelle imposte, secondo la famiglia Casley, sono troppo onerose e inique. Detto, fatto. Leonard e la moglie Shirley rifiutano di pagare, vincono le cause in tribunale e non contenti proclamano la secessione. La loro proprietà agricola viene rinominata come il Principato di Hutt River.

Hutt River Province

Il 21 aprile 1970 Leonard indirizza al Primo Ministro dello Stato del Western Australia la notifica di un Atto di Secessione dallo Stato e dal Commonwealth d’Australia. E si proclama Principe Leonard I. La sua consorte acquisisce il titolo di Principessa Shirley. Per anni i due regnanti hanno fatto visitare il Principato ai turisti, raccontando ai curiosi la loro originale storia. Libri, lettere, documenti, fotografie e perfino francobolli erano in vendita presso il negozio di souvenir, o per meglio dire l’ufficio postale di Stato.

Se si è in viaggio verso il nord dell’Australia, la pittoresca Hutt River Province può essere una piacevole sosta ancora oggi. Ci si arriva percorrendo alcuni chilometri di strada sterrata. Si può dormire in roulotte o montando la propria tenda, ma è necessario avere con sé tutto il necessario per cucinare.

La fine del Principato di Hutt River

Nel 2017, all’età di 91 anni, il principe Leonard di Hutt River ha deciso di abdicare, lasciando il trono al figlio Graeme, segnando così la fine di un’era per la piccola micronazione australiana. Leonard, che per quasi cinque decenni aveva governato con spirito tenace e visionario, è morto due anni dopo, nel 2019, lasciando al figlio una situazione estremamente complessa.

Il principe Graeme I si è trovato ad affrontare sfide finanziarie notevoli, in un periodo in cui il flusso di turisti, da sempre una fonte vitale di reddito per il principato, si era drasticamente ridotto. Tuttavia, il colpo più duro è arrivato con una sentenza della Corte Suprema dell’Australia Occidentale, che ha imposto a Hutt River il pagamento di tre milioni di dollari in tasse arretrate. Di fronte a queste enormi pressioni economiche e legali, il principe Graeme ha annunciato la decisione di chiudere i confini della micronazione a partire dal 31 gennaio 2020, sospendendo tutte le attività ufficiali.

Pochi mesi dopo, la resa è diventata definitiva: all’inizio di agosto 2020, Graeme ha ufficialmente dichiarato la dissoluzione del Principato di Hutt River. I terreni, che per decenni erano stati simbolo di indipendenza e fantasia, sarebbero stati messi in vendita per saldare il debito fiscale. In un ultimo atto simbolico, la bandiera del principato è stata ammainata per l’ultima volta, chiudendo un capitolo singolare e affascinante della storia delle micronazioni.


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