Escursione da Madrid: Alcalá de Henares e la sua università
Di Nicoletta A.A una trentina di chilometri da Madrid si trova un sito UNESCO che vale assolutamente un visita: è la cittadina di Alcalá de Henares, di grande importanza storica per due motivi. Il primo è quello di aver dato i natali a Miguel de Cervantes. Il secondo è la sua università che vide il massimo splendore tra il XVI e il XVII secolo. Le sedi dell’università e i collegi sono sparsi per la città, nel cui centro storico si trovano anche bellissime chiese e un imponente palazzo arcivescovile (Palacio Arzobispal) che mescola elementi romanici, gotici e rinascimentali.
La storia della città è lunghissima: i romani la chiamarono Complutum. Intorno all’anno 1000 i mori la distrussero per poi ricostruirla nel 1038 con il nome al-Qal’ah an-Nahr. Prima della fine dell’XI secolo il re di Castiglia Alfonso VI riconquistò la città e la assegnò, con la regione circostante, all’arcivescovo di Toledo.
Passano quattro secoli e nel 1498 il cardinale Jiménez de Cisneros, grande inquisitore e più tardi reggente, cominciò a trasformare la città in uno dei maggior centri di erudizione europei con l’intento di riformare la chiesa. Nel 1508 aprì i battenti il Colegio de San Ildefonso che, con i suoi 12.000 studenti, oltre al tomismo ufficiale del tempo insegnava anche altri indirizzi teologici e le lingue orientali. Nello stesso periodo sorsero la cappella, la sale per le cerimonie in mattoni con la sontuosa copertura. A breve distanza di tempo nacquero nuovi collegi.
Tra il 1541 e il 1553 fu costruito il collegio di Rodrigo Gil, i cui meravigliosi cortili interni con le splendide gallerie sono capolavori dell’arte del primo rinascimento. La chiesa del convento de las Bernardas fu eretta tra il 1617 e il 1626 con una pianta originale: le cappelle rettangolari e ovali si diramano da un ambiente ovale sovrastato da una cupola.
Alcalá de Henares divenne un esempio per gli insediamenti che i missionari spagnoli avrebbero fondato nelle colonie dell’America centrale e meridionale nel corso del XVI e XVII secolo.
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