Elafonisos (Cervi): l’isola greca più adatta per il totale relax

Il turismo si sta rivelando per la Grecia della grande crisi come una sorta di “petrolio”, l’unico settore in grado di crescere e portare sollievo economico. E giustamente, perché la Grecia è ricca di gioielli preziosi, come le sue oltre 2000 isole greche e tutti i siti archeologici della Grecia continentale, di cui abbiamo parlato spessissimo sulle nostre pagine.

Oggi vi portiamo a Elafonisos (o Elafonissos, che noi italiani conosciamo con il nome di Cervi), per un relax totale in una delle isole ancora poco note al turismo di massa; da molti è detta “caraibica” per via delle meravigliose spiagge di sabbia bianca e del mare limpido. I lidi più conosciuti sono Sarakiniko, Fragos e Panagias Nissia, tutti bagnati da acque cristalline dai meravigliosi colori blu o verde.

L’isoletta ha un’estensione di soli 19 chilometri quadrati e si trova tra il Peloponneso e Citera. Durante l’inverno i suoi abitanti sono poco più di qualche centinaio, ma nei mesi di luglio e agosto si decuplicano.

Sull’isola ci sono anche alcuni interessanti luoghi da visitare, come la chiesa più importante, Agios Spyridon, costruita su una minuscola lingua di terra connessa al resto dell’isola da un ponte che attraversa acque molto basse. Bisogna infatti sapere che nell’antichità Elafonisos non era un’isola ma una penisola chiamata Onou Gnathos (che significa ‘mascella d’asino’). Infatti, non lontano dalla sua costa si trova il sito archeologico sommerso di Pavlopetri, risalente al terzo millennio a.C., sommerso dal mare intorno al 1000 a.C.