Dinard: la spiaggia più chic della Bretagna

Un tempo Dinard era solo un villaggio di pescatori che si estendeva intorno all’estuario del fiume Rance, non lontano da St. Malo, sulla costa settentrionale della Bretagna. Poi, nella seconda metà dell’800 fu scoperta da raffinati e facoltosi turisti inglesi e americani e da allora divenne un luogo di villeggiatura di altissimo rango, scelto da reali e alta borghesia europea.

Oggi Dinard continua ad avere un fascino molto speciale per turisti da ogni parte del mondo, soprattutto di anziani benestanti che possono permettersi i prezzi piuttosto esosi di questa cittadina di grande stile. Qui si pasteggia a ostriche di Cancale, terrine di foie gras e aragoste flambé al cognac: siamo nella “Cannes del nord”.

Il centro di Dinard guarda verso nord sul mare aperto: la spiaggia cittadina si chiama l’Écluse e conserva uno spirito rétro con le righe bianche e blu degli ombrelloni, delle cabine e delle sedie a sdraio. Di qui sono passati negli anni personaggi del calibro di Winston Churchill, Agatha Christie, Claude Debussy, Pablo Picasso. I circa 400 palazzi affacciati sul lungomare sono per la gran parte deliziose ville vittoriane private (ricche di torrette, stucchi e bow-window), non hotel o negozi come ci si aspetterebbe. Un grande Casinò con ristorante è situato nella posizione centrale. Un altro edificio importante è la sontuosa Villa Montplaisir, che oggi ospita il municipio.

Dei piacevoli sentieri costieri si dipartono dalla spiaggia principale: quello che si dirige verso est porta fino alla Pointe du Moulinet da dove si vede in lontananza St. Malo. La Promenade du Clair de Lune passa invece acconto al minuscolo ed esclusivo porticciolo turistico e scende fino alla spiaggia nei pressi dell’estuario: la plage du Prieuré, nell’omonima baia.

Non lontano da Dinard ci sono tre dei luoghi più suggestivi di Francia: Dinan (con le sue mura, il castello, le case a graticcio e la torre dell’orologio risalente al XVI secolo), la già citata Saint-Malo (ricostruita in stile medievale dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale) e il celeberrimo Mont Saint-Michel, di cui abbiamo già parlato con grande entusiasmo.