Da Roseto Capo Spulico a Copanello: itinerario sulla costa ionica nord della Calabria
Di Nicoletta A.Oggi vi portiamo in un itinerario estremamente interessante sulla costa ionica della Calabria, che parte dal confine con la Basilicata per arrivare all’altezza di Catanzaro. Vediamone le principali tappe, per sommi capi:
Roseto Capo Spulico è una bella località balneare in provincia di Cosenza. Qui il mare è trasparente oltre ogni dire, le spiagge sono coperte di ciottoli (la più famosa è quella della Grilla, lunga e stretta). Alle sue spalle si erge maestoso sulla roccia il castello di Federico II, con un grande scoglio solitario al suo fianco.
Proseguendo verso sud si incontrano tutta una serie di paesi collinari a cui corrispondono altrettante marine. Tutti borghi di grande fascino, con castelli e centri storici ben conservati. Praticamente, pare di affacciarsi su varie terrazze sul mare da cui si godono vedute indimenticabili. Tra questi i più belli sono: Sibari (una frazione del comune di Cassano all’Ionio), antico centro abitato di origine achea, nel periodo della Magna Grecia era una sorta di capitale di quel mondo; vi si trovano preziosi scavi archeologici. E poi Corigliano Calabro, Rossano e Cariati.
Scendendo ancora verso su si arriva nel territorio di Cirò Marina, a 37 chilometri di Crotone. In quest’area il luogo più panoramico è Punta Alice (nella foto), che dal punto di vista storico è importante perché su questa spiaggia alla fine del quattrocento sbarcarono gli Arbëreshë, gli albanesi d’Italia, fuggiti dall’Albania e dalla Grecia occupate dall’Impero ottomano. Punta Alice si può raggiungere in auto dalla località di Madonna del Mare oppure dagli antichi Mercati saraceni, percorrendo un sentiero tra i vigneti del più noto vino calabrese, il Cirò. Il promontorio della Punta Alice si insinua nel Mar Ionio come la punta di una spada, in questo modo taglia le correnti e il vento e crea due litorali, uno affacciato sul Golfo di Taranto, l’altro sul mare aperto. Nelle giornata più ventose è assai notevole la differenza tra le onde di una parte e dell’altra. Qui si trova una larghissima spiaggia sabbiosa con la battigia di ghiaia. Intorno, boschi di tamerici, eucalipti, aceri, acacie, pioppi, pini. Nelle vicinanze del faro in funzione dal 1896, si trovano i resti del tempio di Apollo Aleo, risalente al V secolo a.C.
Scendendo ancora lungo la costa si contra la bella spiaggia di Gabella Grande, frazione di Crotone e poi Crotone vera e propria. Da qui parte uno dei tratti più incantevoli della costa calabrese, quella di Capo Rizzuto con la sua Riserva naturale marina, Capo Colonna, Le Castella. Tutti centri di cui abbiamo già parlato.
Proseguiamo ancora verso sud verso il magnifico golfo di Squillace, lungo la Costa dei saraceni, un paesaggio emozionante che si può contemplare interamente dall’alto del Torrazzo di Staletti, nell’entro terra di Copanello. Qui si può scendere nella baia di Caminia, luogo perfetto per il relax o per una nuotata oltre la scogliera grigia di granito, dove si trova una minuscola spiaggetta di sabbia fine: acqua celeste, la grotta di San Gregorio che si apre misteriosa nella roccia, la fitta macchia mediterranea costituita da mirto, timo, lentisco, tamerici, capperi, ginestre, ginepri e pini ricopre la rupe a strapiombo. Se amate i tuffi, sul versante opposto c’è uno scoglio maestoso di fronte alla spiaggia di Pietragrande, nel comune di Montauro.
Per un itinerario da Catanzaro a Bova Marina, seguite il link.
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