Curiosità su Venezia, lo sapevi che..?
Di Daniele GrattieriPerché non pensare a trascorrere le vacanze in Italia a Venezia? In questa meravigliosa città si va perché vi sono innumerevoli luoghi d’interesse, tante cose da fare, da assaggiare e da conoscere. Ma la cosa più affascina delle città d’arte italiane sono i loro segreti, le loro curiosità.
Prima di organizzare il viaggio, prima di scegliere il volo low-cost per Venezia (il risparmio è la parola d’ordine, sempre e comunque), prima di immergermi nel web alla ricerca dell’hotel di Venezia che soddisfa le mie necessità e d’informarmi su cosa vedere a Venezia; vado a cercare le curiosità. Ed eccole riassunte qui per voi.
Quando sarete in Piazza San Marco, con il naso all’insù ad ammirare il campanile di San Marco, al suo interno vedrete cinque campane. A ognuna di esse è stato assegnato un nome a seconda dell’evento in cui venivano utilizzate. Quindi: Marangona annunciava l’inizio e la fine dell’orario di lavoro dei marangoni (carpentieri dell’Arsenale); Nona annunciava il mezzogiorno; Trottiera segnalava ai nobili che partecipavano alle riunioni del Maggior Consiglio quando andare al trotto; Pregadi annunciava la fine delle riunioni del Senato e Renghiera che annunciava le esecuzioni capitali.
Pochi sanno che, all’epoca della Serenissima, il campanile veniva adoperato anche per esporre dentro una gabbia appesa i clericali che avevano compiuto dei reati. Inoltre se foste capitati qui nel 1872, prima di una delibera del consiglio comunale, avreste trovato osterie e botteghe in legno, attorno alla base del campanile. C’è da dire anche che una volta il Campanile crollò (ma ci fu una sola vittima, un gatto) a breve distanza di tempo dal campanile di Corbetta.
Altre curiosità aleggiano intorno a un altro simbolo di Venezia: il leone alato che sotto la zampa anteriore destra tiene un libro aperto. Tuttavia poteva capitare che venisse rappresentato in alcune opere d’arte mentre reggeva una spada, in questo caso il leone stava a simboleggiare che in quel periodo Venezia era in guerra.
Quando andrete a visitare Venezia non perdetevi l’aperitivo locale, lo Spritz che risale ai tempo della dominazione austriaca (dalla parola tedesca spritzen, annaffiare). Attenzione: quando chiedete il conto, potreste sentir parlare di “schei” il termine con cui vengono chiamati i soldi, dal termine Scheidenmunze, ovvero la moneta adoperata sotto la dominazione asburgica. Attenzione anche a chi vi indica i “campi” – si tratta in realtà delle “piazz”e; in origine le zone antistanti le chiese si adoperavano infatti come orti, cimiteri o vi si costruivano dei pozzi per l’acqua piovana.
Non perdetevi fra le cose da fare a Venezia la tradizionalissima gita in gondola; osservate attentamente i canali noterete che recano segnaletiche esattamente come le strade e in Rio Novo potrete vedere un vero e proprio semaforo per gondole!
Come tutte le città che si rispettino, anche Venezia ha il suo palazzo maledetto (segnatevelo fra le cose da vedere a Venezia). Si tratta del Ca’ Dario, che potete ammirare lungo il Canal Grande, in cui avvennero una serie di strane morti inspiegabili fra i suoi proprietari; dal 1847 fino al 2002 anno in cui morì John Entwistle, bassista degli Who, che desiderava vendere Ca’ Dario.
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