Consigli per l’alimentazione nei paesi tropicali
Di Nicoletta A.Ogni anno orde di turisti nei paesi tropicali vengono colpite dalla vendetta di Montezuma o dalla maledizione di Tutankhamon, colti eufemismi per indicare la diarrea del viaggiatore che colpisce chi si reca in queste zone. Talvolta i disturbi sono causate da condizioni igieniche non ideali, altre volte si tratta semplicemente di ingestione di acqua contenente microorganismi diversi da quelli a cui siamo abituati nel nostro paese. In ogni caso basta seguire alcune semplici regole per andare sul sicuro.
* Bandire l’acqua del rubinetto: bere soltanto bevande imbottigliate e sigillate, acqua minerale, bibite, birra. Va benissimo il tè (poiché deve necessariamente essere preparato con acqua bollita). Attenzione anche a sorbetti e cubetti di ghiaccio, che sono preparati con acqua del rubinetto. Perciò, niente whisky on the rocks, a meno che non vi troviate in un hotel a 5 stelle.
* Soltanto cibi cotti. Evitate le carni crude o poco cotte e i salumi, che possono contenere parassiti. Molto bene il pollo, di solito cotto a breve distanza dalla macellazione. Le uova cotte sono un alimento sicuro. Va bene anche il pesce, preparato in qualunque maniera, specialmente se vi trovate sulla costa. Evitare invece i frutti di mare.
* Diffidate dalle spezie. Un po’ di sapore piccante va bene, ma solitamente il nostro corpo non è abituato ai piatti estremamente speziati che possono provocare gastriti e diarree. Quanto meno, abituatevi poco per volta!
* No a verdura e frutta crude. Non sapendo come gli ortaggi vengano lavati, preferiteli sempre cotti. Lo stesso vale per le macedonie e i succhi di frutta. Vanno bene invece i frutti che si possono spellare, comunque meglio quelli con la buccia spessa (banane, arance, ananas, mango e noce di cocco). Attenzione alla canna da zucchero, utilizzata in molti paesi tropicali per ricavarne un succo dolcissimo. Purtroppo spesso è tenuta in magazzini poco igienici e dà origine a gravi disturbi digestivi.
Riassumendo, le parole d’ordine per andare sul sicuro sono: bollirlo, cuocerlo, sbucciarlo o … scordarselo!
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