Come visitare l’isola di Montecristo

L’isola di Montecristo, il cui nome riporta immediatamente alla mente le avventure dei pirati e il romanzo dello scrittore francese Alexandre Dumas, Il Conte di Montecristo, è situata nel Tirreno, a sud dell’Isola d’Elba e a ovest dell’Isola del Giglio. Dal punto di vista amministrativo è inclusa nel comune di Portoferraio.

Chi c’è stato dice che l’isola è di una bellezza spettacolare. Sicuramente la più solitaria e selvaggia delle isole toscane, è prevalentemente montuosa (costituita quasi esclusivamente da rocce di granito) con diverse sporgenze rocciose a picco sul mare. Qui vivono specie animali e vegetali praticamente estinte altrove nel Mediterraneo. Soprattutto l’ambiente marino è ricchissimo, con praterie di posidonia, anemoni marini, gorgonie e coralli, pesci luna e perfino foche monache.

A causa dell’asperità del suolo e delle difficoltà di accesso, l’isola praticamente è stata sempre disabitata, a parte un breve periodo dopo l’Unità d’Italia in cui si tentò di insediarvi una colonia penale; oggi vi vivono stabilmente solo due guardiani del faro e alcuni agenti del Corpo Forestale dello Stato.

Poiché l’isola di Montecristo costituisce una Riserva Naturale Statale, per visitarla è necessario chiedere un permesso al Corpo Forestale di Follonica che da qualche anno lo concede anche per motivi turistici (in passato i permessi erano riservati agli scienziati) a un numero limitato di persone. La lista d’attesa di solito è lunga, perciò meglio organizzarsi per tempo. Sono proibiti comunque il pernottamento e il campeggio e le visite non possono durare più di sei ore. Il collegamento avviene tramite imbarcazioni appositamente prenotate i cui dati devono essere segnalati al Corpo Forestale e che giungono solo a Cala Maestra, l’unico punto d’approdo, dove si trovano fondali sabbiosi; nei pressi della Cala sorge l’ottocentesca Villa Reale, con un interessante orto botanico e un piccolissimo museo di storia naturale.

Per ulteriori informazioni consultate il sito del Corpo Forestale di Follonica.