Che cosa bisogna vedere all’Ermitage di San Pietroburgo

L’Ermitage o Palazzo della solitudine è il museo che Caterina la Grande iniziò a creare a San Pietroburgo a partire dal 1746. Per buona parte è ospitato da quello che noi conosciamo come Palazzo d’Inverno (nella foto), certamente il più famoso edificio imperiale della splendida città russa.

Si tratta del museo più grande del mondo, custodisce ben tre milioni di opere d’arte, così tante che non è possibile esporre contemporaneamente più di un quinto delle raccolte. Pensate che solo nel Palazzo d’Inverno si trovano 1057 sale – ed esso è solo un quinto dell’Ermitage. Tenendo conto che i battenti non aprono prima delle 10.30 e che alcune sezioni vengono chiuse già alle 16.45, chi lo visita farebbe meglio a non essere colto impreparato sull’itinerario che vuole seguire, se non desidera sprecare un’intera giornata a studiarlo in loco.

Noi vi consigliamo di dare la priorità a queste opere o sale:

* La collezione dei tesori ritrovati: un’ottantina di tele di impressionisti francesi che l’Armata rossa rubò ai tedeschi nel 1945 e tenuti nascosti dall’Ermitage nei suoi depositi per cinquant’anni.
* La stanza di malachite
* La sala del trono
* La sala da ballo
* Lo studio dorato di Alessandro II
* Il piccolo Ermitage con il gigantesco Orologio d’oro del Pavone (possibilmente arrivando nella sala allo scoccare dell’ora, per vedere il pavone aprire la coda a ventaglio, girare la testa e compiere altre evoluzioni)
* La replica della Loggia di Raffaello in Vaticano
* La Galleria del tesoro, che testimonia il favoloso stile di vita degli zar, fatto di oggetti di oro massiccio e incastonati di diamanti; qui si trova anche la collezione degli oggetti d’oro degli Sciti, il cui pezzo più pregiato è un paio di orecchini di 7000 anni fa.

Questa è la nostra proposta, ma potete farvi un’idea diversa a seconda dei vostri interessi, semplicemente visitando con cura il sito ufficiale dell’Ermitage, a questo indirizzo prima di partire.