Charleston in South Carolina: raffinate architetture e giardini
Di Nicoletta A.Charleston è l’allegro nome di una deliziosa cittadina del South Carolina, ricca di fascino e molto amata dagli americani come meta per le vacanze. La città si estende su una penisola con un fiume a ciascun lato. La maggior parte dei ricchi e abbienti vivono “downtown”, nella parte sud, mentre i neri e i più poveri vivono “uptown”, ovvero a nord.
Per la verità, Charleston ha una tradizione un po’ inquietante, ricca di storie di fantasmi, pirati e pratiche esoteriche, ma è anche una delle più antiche città degli States, che vale la pena visitare quando si viaggia per gli Stati del sud: possiede un bel porto, case eleganti e sontuosi giardini in stile neoclassico, oltre a eccezionali ristoranti che servono pesce e frutti di mare e abitanti davvero simpatici.
Fu fondata nel 1670 con il nome di Charles Town, in onore del re Carlo II per ringraziare i Lord Proprietors, ovvero gli otto gentiluomini che lo avevano aiutato a ritornare sul trono inglese. Il re aveva donato loro vasti tratti di terra in territorio americano, che essi chiamarono “Carolinas” e in suo onore essi diedero questo nome alla città. Carlo II era un sovrano noto per la dissolutezza morale – e per qualche motivo questa impronta “non puritana” ha sempre caratterizzato la città, dandole un’animo festaiolo e trasgressivo che dura fino a oggi.
La Carolina del Sud fu il primo stato a votare per la secessione dall’Unione e di fatti la Guerra Civile iniziò proprio a Charleston nel 1861. Per fortuna gli edifici della città non furono rovinati dalla guerra.
Nei secoli, Charleston è una città che ha ispirato artisti di ogni tipo: il giovane Edgar Allan Poe passò da Charleston come soldato a Fort Moltrie (sull’isola di Sullivans) e ambientò proprio qui una delle sue storie più famose, Lo scarabeo d’oro. Il musicista George Gershwin, invece, ambientò nella città di Charleston la sua opera musicata Porgy and Bess. E, a proposito di musica, ogni anno dal 1977 a questa parte a Charleston nel mese maggio si tiene lo Spoleto USA Festival, che attira visitatori da ogni parte del mondo.
A Charleston è possibile prendere parte a un Gullah Tour, ovvero a un itinerario che tocca i luoghi della cultura nera della zona. Si scoprirà che molte delle case dei vecchi coltivatori di riso sono dipinte di azzurro perché secondo la leggenda questa era un modo per tenere lontani gli spiriti maligni. Come dicevamo, Charleston ha infatti anche una forte tradizione vudù, nata proprio dalla commistione tra la cultura religiosa africana e quella americana.
Il nome della città è anche legato alla danza di derivazione jazzistica a cui ha dato il nome: la musica originale veniva infatti suonata dai ragazzi di un orfanotrofio locale.
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