Il castello di Njasviž, un luogo fiabesco in Bielorussia
Di Daniele GrattieriNjasviž è una città nel cuore della Bielorussia famosa per il castello rinascimentale-barocco, residenza della famiglia Radziwi??, che le ha valso l’iscrizione nel Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Come vedete, si tratta di un complesso assai esteso e davvero suggestivo. Le sue parti più antiche risalgono al periodo a cavallo tra XVI e il XVII secolo, quando il potente principe polacco-lituano Mikolaj Radziwill si fece costruire una nuova residenza in stile rinascimentale. L’edificio ha conservato nei secoli gran parte del suo splendore iniziale, pur essendo stato notevolmente rimaneggiato in seguito. Occorre sapere che a partire dal XV secolo i Radziwill avevano governato di fatto gran parte dei territori dell’odierna Bielorussia. I membri di questa potente famiglia, che rimase proprietaria del castello fino al 1939, rivestirono per secoli un ruolo fondamentale nella vita politica e culturale della regione: erano uomini di governo, esponenti del clero, mecenati, collezionisti, storici, scrittori, compositori. Con la loro azione influenzarono profondamente non soltanto la cultura bielorussa, ma anche quelle polacca, lituana e ucraina.
Per tornare al castello, esso consiste di dieci edifici collegati tra loro, che circondano una corte esagonale. L’intero complesso è circondato da un grande parco in stile inglese. Fa parte dell’insieme monumentale anche la chiesa annessa, in cui sono custodite le tombe di 72 membri della famiglia principesca. Lo stile degli edifici nasce dall’ispirazione di architetti di varie nazionalità: polacchi, tedeschi, italiani e bielorussi, che su incarico dei Radziwill ampliarono e restaurarono il complesso a più riprese, specialmente verso la metà del Settecento. A Njasviž si può perciò cogliere nel migliore dei modi la fusione e l’arricchimento reciproco tra diverse culture.
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