Castell’Arquato, perla del piacentino
Di FabioCastell’Arquato è la meta ideale per chi voglia unire al piacere della vista il piacere del palato. Questo borgo medievale perfettamente conservato si trova strategicamente incastonato in un angolo di terra fra Lombardia ed Emilia, a pochi chilometri da Piacenza e da Parma, dove la storia e l’arte la fanno da padrone insieme a un gusto unico in Italia per la cultura del cibo e del vino.
Castell’Arquato, dicevamo, è senza dubbio uno dei borghi medievali più belli d’Italia: non per niente ha ricevuto la certificazione del Touring Club Italiano Bandiera Arancione ed è protagonista del circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza e della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini.
Il centro storico si sviluppa attorno alla rocca viscontea che domina la collina e il passaggio del fiume Arda, che si trova poco più sotto. Il nome della città deriva dal latino “castrum quadratum”, che indicava l’insediamento romano originario. Notizie certe di un insediamento militare romano risalgono infatti al II secolo a.C. Poi, durante il medioevo è arrivata la fase d’oro del borgo, che ha vissuto giorni molto floridi all’ombra dei Visconti milanesi.
Oggi l’economia del borgo è prevalentemente agricola, soprattutto legata al vino e alla produzione locale di salumi: coppa DOP, pancetta, salame e culatello. Imperdibili i piatti della tradizione: anolini, pisarei e fasò, tortelli di erbette con la coda, torta al cioccolato di Vigolo Marchese.
Castell’Arquato non è solo interessante per gli appassionati del Medioevo e del turismo culturale, ma la ricchezza naturalistica del territorio circostante offre la possibilità di escursioni in mountain bike, a cavallo o semplicemente a piedi.
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