Capo Mannu, in Sardegna: il paradiso dei surfisti italiani
Di Nicoletta A.Dopo aver parlato di Stintino, proseguiamo senza indugio il nostro viaggio tra le località più belle e incontaminate della Sardegna. E lo facciamo parlando del Capo Mannu, un promontorio situato a una ventina di chilometri da Oristano, all’estremità occidentale della penisola del Sinis.
Qui troviamo rocce antichissime che, nel corso di ben 20 milioni di anni sono state scavate, levigate, erose da vento e acqua. Un luogo dove storia e natura si intrecciano: alle stratificazioni fossili che compongono la scogliera e alle scultoree falesie, si contrappone in maniera assai discreta la presenza dell’uomo. Una presenza che assume le forme del Faro di segnalamento, una sorta di baluardo-terrazza sul Mediterraneo, e della Torre Saracena di Sa Mora, che dal 1500 è a guardia del Capo.
Lo specchio d’acqua più famoso per i bagnanti estivi è forse quello di Sa Mesa (che in sardo significa ‘la tavola’). Ma non bisogna dimenticare che Capo Mannu è soprattutto il luogo dei sogni per chi pratica surf, windsurf e kite: i temerari cavalcatori di onde arrivano da tutta l’Europa, in qualunque stagione dell’anno. Infatti, durante le mareggiate di maestrale le onde di questi litorali raggiungono anche i quattro o cinque metri di altezza e, di tutta l’Italia, questo è il luogo dove le condizioni meteorologiche adatte al surf sono più frequenti. Libertà e adrenalina allo stato puro anche sulla spiaggia chilometrica di Putzu Idu, che nei periodi di bassa stagione è ideale per le passeggiate a cavallo.
A poca distanza dal litorale, un’altra attrattiva della zona: lo stagno temporaneo di Sa’e Proccusu, destinato a sparire ogni estate. Infatti, non appena fa la sua comparsa il caldo, dello specchio d’acqua resta solo un’ampia distesa di sale. Ma, fino alla primavera inoltrata, questo è l’habitat ideale e amatissimo da gabbiani, cormorani e fenicotteri rosa. Questi ultimo sono proprio il simbolo di questo angolo di Sardegna, capace di stregare chiunque. Un luogo appartato dal resto del mondo, totalmente immerso nel verde, tra piante di elicriso, cisto, rosmarino selvatico e persino piccole orchidee. Un angolo di Sardegna dove ci si può rilassare e smarrire molto volentieri.
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