Cap Ferrat: una bella escursione da Nizza, sulla Costa Azzurra
Di Nicoletta A.E’ difficile stancarsi di parlare delle bellezze della Costa Azzurra, nel sud della Francia. Anche perché qui, in ogni stagione è disponibile il lusso di uno splendido sole. Oggi vi portiamo sulla penisola di Cap Ferrat, che entra nel mare per più di 3 chilometri e chiude a est la Baia degli Angeli (il Cap d’Antibes la chiude invece a ovest). Lo splendore del paesaggio e una costa riservata perché ricca di golfi e scogli hanno fatto di questa lingua di terra uno degli angoli più eleganti ed esclusivi della costa, una specie di grande centro residenziale tranquillo e signorile, con magnifiche ville private immerse in giardini impeccabili e parchi con alberi secolari.
Una delle ville più sontuose è quella fatta costruire sull’istmo che collega il Capo alla costa all’inizio del ‘900 da Madame Rothschild-Ephrussi con il fine di conservarvi una collezione d’arte privata. In seguito la ricca villa e il giardino francese che la circonda furono donate all’Accademia delle Belle Arti di Parigi e oggi costituisce il Musée Ephrussi de Rothschild, in cui si possono ammirare dipinti e sculture che coprono un periodo di cinque secoli.
La penisola di Cap Ferrat si estende sui territorio del comune di St.-Jean-Cap-Ferrat, un antico porto di pescatori nel cui centro si trovano eccellenti ristoranti (il più famoso di questi è Le Provençal) e, arroccato su un alto dirupo a strapiombo sul mare, uno dei più grandi e noti hotel della Costa Azzurra, ovvero il Grand Hotel du Cap Ferrat, costruito nel 1908. Per restare in tema di mondanità, la Plage de la Paloma, nella parte nord della penisola, è una delle spiagge libere più famose di Cap Ferrat. Invece, il ristorante più frequentato dai personaggi famosi in questa zona è sicuramente il Paloma Beach.
Ma Saint-Jean-Cap-Ferrat ospita sul tuo territorio anche il santuario di Saint-Hospice, accanto al quale si trova una statua di bronzo della Madonna Nera con il Bambino, alta ben 11 metri, che domina il cimitero cittadino – quello detto “dei templari”.
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Se penso che il Piemonte Savoia comprendeva queste magnifiche terre e l eleganza dei suoi abitanti ,mi rattrista pensare che tutto ciò sia stato lasciato per avere aiuti per annettersi ,con falsi plebisciti, la vergognosa Italia .