Borgio Verezzi: mare, storia antica e suggestive grotte

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Bastano pochi minuti di auto da Finale Ligure, sulla riviera di Ponente in provincia di Savona, per raggiungere Borgio Verezzi, un tipico borgo ligure costituito dall’unione delle due piccole località che costituiscono il suo nome, tra le quali esiste un dislivello di 200 metri di quota. Borgio Verezzi è nota dal punto di vista culturale perché ospita ogni estate un celebre Festival teatrale.

Il paesaggio che circonda questi agglomerati è caratterizzato da terrazzamenti, vicoli acciottolati, lavatoi e muretti a secco. Qui si gode simultaneamente del bello del mare e della collina, e, curiosamente, non si mangia tanto pesce, ma piuttosto verdure, capperi, lumache in umido.

Verezzi è più panoramica, completamente immersa nella vegetazione mediterranea. Il suo borgo saraceno è costruito nella tipica pietra rosa, ha vasti uliveti, molti carrubi e tanti, tanti gatti. Di Borgio i documenti storici iniziano a parlare prestissimo, nel II secolo a.C., quando il territorio passò sotto il controllo di Roma. Importante testimonianza archeologica è quello che resta di un mulino fenicio, raro esempio conservatosi di una costruzione di quel periodo, con pale interne all’edificio che catturano il vento proveniente da qualsiasi direzione mediante feritoie sull’intero perimetro della costruzione.

Vi sono poi sia torri di avvistamento di origine saracena usate per difendersi dalle controffensive di Carlo Martello, che torri e mura fortificate risalenti alla fine del 500 costruite dai borgesi per difendersi dalle incursioni degli stessi saraceni.

Il sottosuolo di questa parte della Liguria è ricco di grotte naturali molto capienti. Nel 1933 tre ragazzi le scoprirono casualmente, ma solo nel 1970 esse furono aperte al pubblico. Le grotte di Borgio Verezzi sono molto suggestive, un paesaggio roccioso dai toni rossi e giallo scuro, creati dai minerali ferrosi. Sono decorate dalle sedimentazioni dell’acqua piovana che ha filtrato nel terreno e nelle rocce. Alcune concrezioni hanno la forma di cannule, esili e quasi trasparenti e vibrano alle onde sonore. Altre concrezioni sono drappi sottili come lenzuoli, come quello del Manto di San Martino, grandi colonne che paiono sostenere la volta fino alle stalattiti eccentriche, che sfidano la forza di gravità sviluppandosi in tutte le direzioni. Tra sale e diramazioni, laghi di acque cristalline, le grotte raggiungono uno sviluppo di alcuni chilometri.

1 commento su “Borgio Verezzi: mare, storia antica e suggestive grotte”
  1. Caludia ha detto:

    Luoghi davvero meravigliosi! Mio marito ed io ci siamo stati questa primavera per la prima volta e ce ne siamo innamorati!


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