Archeologia nei Castelli romani: il fascino dell’antica Tusculum
Di Nicoletta A.Il Tuscolo, nel comune di Monte Porzio Catone, è uno dei più interessanti siti archeologici laziali, non lontano dalla Capitale, immerso nell’atmosfera bucolica dei Castelli Romani.
In questa zona, si fa perfino fatica a contare il numero dei siti archeologici presenti sulla sterminata superficie che ricopre la città di Roma. Spesso il visitatore si trova solo con l’imbarazzo della scelta: per ottimizzare tempi e sforzi conviene fidarsi di rassegne già stilate da esperti del settore, oppure da qualche articolo online che descrive un tour di Roma con i monumenti principali da non perdere. A tal proposito, vi suggeriamo un post del magazine di Expedia che, passando per il Campidoglio, i Fori Imperiali ed i tesori dell’Aventino, descrive un appassionante itinerario della Roma Antica in 6 tappe principali.
Ma chi conosce già bene Roma o forse vorrebbe sfuggire per qualche ora al caos della metropoli può scegliere di visitare dei siti archeologici non troppo lontani ma meno conosciuti. Noi vi proponiamo una gita a Tusculum, nella zona dei Castelli Romani – quel gruppo di borghi e cittadine dei Colli Albani così vicini a Roma da essere visibili nelle giornate più limpide anche a occhio nudo dai piani più alti delle abitazioni della Capitale.
Tusculum è un’area archeologica molto suggestiva poiché qui la visione delle antiche vestigia si fonde a meraviglia con un paesaggio silenzioso e una vegetazione spontanea ricca di mille varietà di piante, arbusti ed erbe selvatiche. Chiunque ha percorso la strada basolata detta “Via dei sepolcri” per raggiungere il teatro antico ai piedi dell’acropoli, ricorda bene sensazioni e visioni mozzafiato: Da qui lo sguardo spazia sul Monte Albano, coperto di fitti boschi, e sulla Valle Latina, che digrada dolcemente verso il Tirreno. L’area archeologica del Tuscolo si trova su una collina a circa 650 metri sul livello del mare, incastonata tra i territori dei comuni di Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Frascati e Grottaferrata. Non è difficile individuarla, grazie alla presenza di una monumentale croce sulla sua sommità.
La storia di Tusculum
Secondo i racconti mitologici il primo a stabilirsi in queste terre fu niente meno che Telegono, il figlio di Ulisse e della maga Circe. Ma se vogliamo attenerci alle fonti scientifiche dobbiamo dire che nel sito si trovano i resti di abitazioni e altri edifici risalenti a varie epoche, dall’età del bronzo (ben prima della fondazione di Roma, ovvero nel XIV secolo a.C.), fino al 1191, l’anno della distruzione. Tra questi due estremi storici vi fu il periodo di massimo splendore di Tuscolo all’inizio dell’età imperiale di Roma quando i patrizi romani, per sfuggire alla vita caotica dell’Urbe la scelsero come luogo di villeggiatura, in cui godere del clima salubre, della frescura e della bellezza del paesaggio. Dal III secolo in poi la zona fu progressivamente abbandonata, ma tornò a rifiorire in epoca medievale e nel X secolo, quando divenne la sede di una della consorteria aristocratica dei conti di Tusculum, dalle cui fila arrivarono tre pontefici. Nel XII secolo la città divenne oggetto di dispute fra la comunità romana e l’imperatore del Sacro Romano Impero. Dopo vari attacchi nel 1191 fu definitivamente distrutta: le mura, la fortezza medievale, le case furono saccheggiate e incendiate, sancendo così la fine di una storia millenaria.
Che cosa vedere al Tuscolo
Per quanto riguarda il periodo più antico, sull’acropoli si sono conservate soltanto alcune iscrizioni del I secolo a.C. che citano la presenza di due templi dedicati ai Diòscuri e a Iside. Vi sono invece molti resti della Tuscolo medioevale, epoca in cui la zona era densamente abitata e la città era racchiusa da una cerchia muraria in tufo e pietrame e con case-torri, due delle quali sono ancora in piedi.
Uscendo dalle mura dell’acropoli troviamo un vero gioiello del II secolo: l’anfiteatro romano (nella foto) addossato in parte alle pendici sudorientali della collina. Di dimensioni imponenti, e assai ben conservato, poteva ospitare circa 3000 spettatori.
Suggestiva anche la Villa di Cicerone, di cui sono visibili solo le possenti strutture sotterranee e parte del piano superiore. Per molti secolo fu identificata con la villa del celeberrimo Marco Tullio Cicerone, ma secondo altri studiosi apparteneva all’imperatore Tiberio e secondo altri ancora sarebbe stata un santuario dedicato al culto di Giove.
Come visitare il Tuscolo
Rimandiamo al sito del Parco Archeologico Tusculum per i dettagli degli orari di apertura che variano a seconda dei mesi dell’anno e talvolta sono limitati per motivi tecnici o di sicurezza. In ogni caso ricordiamo che la visita al sito è a pagamento e può solo essere guidata.
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