Alla scoperta delle meraviglie di Bari Sardo, in provincia di Nuoro

Quella che vedete nella foto è la Torre di Barì, l’emblema di Bari Sardo, un antico borgo nella parte più meridionale della provincia di Nuoro che si estende tra spiagge e colline. Qui – oltre a un mare straordinariamente limpido e a lidi particolarmente adatti per i bambini – si trovano anche importanti e antichissimi monumenti storici, come i nuraghi di Ibba manna, Ibbixedda, Niedda Puliga, Moru, Mindeddu e Sellersu, le tombe dei giganti Canali, Uli e Pitzu Teccu. Tutte vestigia che testimoniano la presenza di insediamenti umani nel periodo nuragico e durante l’età del bronzo. L’origine del borgo così come lo conosciamo oggi risale però all’alto medioevo quando, per sfuggire alle razzie di vandali e saraceni, le popolazioni si rifugiarono nell’entroterra, a circa 4 km dalla costa. Il nome particolare del borgo risale al 1862: in precedenza si chiamava soltanto Bari, ma poi un regio decreto affiancò la specifica “Sardo” per evitare confusioni con il capoluogo pugliese.

La torre di cui parlavamo sopra risale al periodo aragonese (tra il XVI e il XVII secolo). Si erge su un promontorio che separa due spiagge: quella detta “della torre”, e quella di Planargia. La funzione originaia era di avvistamento: infatti da questa costruzione la vista si estende su una quindicina di chilometri, da capo Bella Vista a capo Sferracavallo. La torre ha una forma di tronco di cono ed è alta quasi 13 metri.

Da non perdere a Bari Sardo anche la chiesa parrocchiale di Nostra Signora di Monserrato, un edificio imponente, ornato da pregiati marmi e considerata una delle chiese più belle della regione. E poi le chiese campestri di San Leonardo, Santa Cecilia, oltre a San Giovanni in località Sa Marina, dove a luglio viene festeggiata la sagra del santo, con la processione dal paese di Bari Sardo alla frazione marina.

Per chi ama il trekking consigliamo sicuramente un’escursione sul vicino altopiano di Teccu, luogo di particolare interesse naturalistico.