Alessandria d’Egitto: una città rinata

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Biblioteca Alessandria Egitto

Alessandria è spesso proposta dai tour operator come meta ideale per un weekend sotto il sole, in ogni stagione dell’anno, oppure come visita giornaliera per chi si reca per un soggiorno balneare nella sempre più famosa località di El Alamein. In entrambi i casi vale davvero la pena di visitare questa città-mito nell’antichità che, dopo alterne fortune, oggi sta tornando a splendere.

Fondata da Alessandro Magno – che infatti le diede il suo nome, intorno al 330 a.C. – Alessandria vide il trionfo e la caduta della regina Cleopatra, ospitò un porto il cui faro era annoverato tra le Sette meraviglie del mondo antico, e fu sede della più importante biblioteca del mondo per ben 600 anni. Poi tutto il suo glorioso passato cadde per secoli nell’oblio.

Quando Napoleone vi sbarcò nell’800, Alessandria era solo un villaggio di pescatori, con tante palme e qualche rudere antico. Ma Bonaparte decise di riportarla all’antico splendore e ne fece uno dei principali porti commerciali del Mediterraneo, dove si stabilirono mercanti ricchissimi (costruendovi sontuose ville e palazzi) e la città iniziò di nuovo ad attirare viaggiatori e intellettuali da tutto il mondo.

Negli anni ’60, per via delle scelte politiche dell’Egitto, Alessandria si richiuse nuovamente al mondo. Ma negli ultimi decenni, la città è rinata, anche un po’ per caso: quando si decise di radere al suolo gli edifici più disastrati del centro della città, si ebbe la sorpresa di trovare nel sottosuolo molti resti archeologici, tra cui anche dei frammenti dell’antico faro. Tutto ciò contribuì a fare rinascere l’orgoglio degli alessandrini e la ricostruzione. Così oggi si può veramente dire che Alessandria è diventata un polo culturale e turistico di grande importanza.

Ecco dunque le principali attrattive della città:
* Il Museo Nazionale (situato nel Al-Saad Bassili Pasha Palace): contiene una collezione di 1800 pezzi risalenti all’Egitto dei Faraoni e a quello dei Cesari, con splendide statue e mosaici.
* La nuova Biblioteca Alessandrina, un modernissimo edificio di pietra e vetro a forma di cilindro inclinato, inaugurato nel 2003 e vero simbolo della rinascita di Alessandria; contiene anche un piccolo museo di arte antica.
* Il Forte Qaitbay, costruito nel Trecento sulle rovine dell’antico faro: in questa zona si trovano variopinti mercatini alimentari e, nei suoi pressi, la Moschea di Abu Abbas Al-Mursi (di costruzione relativamente recente), nonché le tombe della necropoli di Anfushi, risalenti al II secolo a.C.
* La piazza della Liberazione (Midan Tahrir), da cui si entra in un enorme suk dove odori e profumi di pane e di spezie riempiono l’aria e le narici.
* Dal suk si raggiungono poi le grandiose catacombe di Shouqafa, anche queste ritrovate per caso nei primi anni del Novecento. il visitatore può accedere alle sontuose camere mortuarie colme di statue fregi del periodo egizio.
* Vicino al sito delle catacombe svetta la Colonna di Pompeo, in granito rosso, risalente al terzo secolo.
* Infine, l’Anfiteatro romano, il cui sito include le rovine delle terme e molti reperti recuperati in mare, tra cui alcuni frammenti del famoso faro dell’antichità.

Niente male, che ne dite? Se vi recate ad Alessandria, non dimenticate di leggere i nostri utili consigli per i viaggi in Egitto!


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