Itinerario nell’Alta Langa (Piemonte), con partenza da Alba

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MombarcaroDopo la Langa del Barolo e la Langa del Moscato, è ora la volta di un itinerario nell’Alta Langa che presenta paesaggi e mondi molto diversi tra loro. Non possiamo che partire da una visita al centro storico di Alba, la capitale del tartufo e poi iniziare a salire per le colline, vedendo il paesaggio che cambia e diventa più aspro e articolato, con territori votati più all’allevamento che non all’agricoltura e alla vite.

Prima tappa a Benevello, sulla statale 29, paesino situato sulla sommità di una collina e famoso per la Madonna della Langa, una cappella da cui si gode una stupenda panoramica, molto amata da fotografi e pittori. Si arriva poi velocemente a Borgomale, dove al castellaccio, situato su uno zoccolo troncopiramidale e privo di torri, si affianca la parrocchiale dedicata a San Eusebio Martire. Il castello, con mura imponenti e in posizione strategica, risale alla prima metà del XV secolo, ha una struttura mista di pietre e mattoni e ingloba al suo interno una torre più antica. Di proprietà privata, non è sempre possibile visitarlo. Da Borgomale si scende a Bosia per poi risalire a Cravanzana. Qui il centro storico, nella parte più alta è raggruppato intorno al castello seicentesco e alla chiesa. Un arco con orologio e il porticato adiacente alla chiesa dei Battuti legano e separano questa zona dal resto del paese, disposto più a valle in modo graduale e articolato. Passando per Feisoglio e Niella Belbo, si giunge a Mombarcaro (nella foto), il comune più alto delle Langhe, a 896 metri. Passando sotto un arco in pietra del XIV secolo, residuo dell’antico castello, si arriva nella parte più interna del borgo, dominata dalla presenza della cappella di San Rocco.

A pochi minuti di strada si trova San Benedetto Belbo, disposto armonicamente verso valle e luogo prediletto dello scrittore Beppe Fenoglio. Oltre alla parrocchiale dedicata alla Madonna della Neve, a San Benedetto si trova ancora una porta del monastero benedettino sorto poco dopo il Mille, che dà il nome al paese.

L’ultima tappa del nostro itinerario ci porta a Bossolasco, centro turistico per eccellenza delle Langhe e punto di riferimento classico per gli artisti. Qui è caratteristica l’usanza di mettere una pianta di rose a fianco di ogni casa, particolare che rende il centro particolarmente accogliente. Sulla piazza della parrocchiale, ricostruita a inizio 900 in stile gotico-lombardo e ancora fornita di un campanile quattrocentesco, si affaccia anche il seicentesco palazzo Balestrino.

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