Colori e sapori di Nizza, gioiello della Costa Azzurra
Di Nicoletta A.Nizza ha preso il nome Nice, cioè è diventata francese, in tempi relativamente recenti. Precisamente nel 1860, quando, con il cosiddetto rattachement i Savoia la cedettero alla Francia con in cambio dell’appoggio militare nella guerra contro gli austriaci. Uno dei figli più illustri di Nizza, Giuseppe Garibaldi, era estremamente contrario alla cessione, ma la vita non gli permise di far valere le sue ragioni. Comunque sia, l’acquisto si rivelò fortunatissimo per la Francia, che oggi in Nizza possiede una città incantevole, accogliente, con una bella spiaggia e un clima mite e secco tutto l’anno. Una città in continua crescita sotto tutti i punti di vista, oggi anche sotto l’aspetto della sostenibilità ambientale e del verde cittadino.
Quali sono le principali attrattive di Nizza?
I punti focali sono Place Masséna e l’incantevole scenario della Promenade des Anglais. La prima fa parte di una distribuzione urbanistica di tipo “torinese”, con grandi ed eleganti viali paralleli e perpendicolari tra loro ed è caratterizzata da una pavimentazione in mattonelle bianche e grige, sulla quale ergono sette sculture di Jaume Plensa. La Promenade des Anglais è invece il lungo e ampio lungomare della città, che rimane indelebilmente impresso nella memoria per la luce forte, la brezza marina e i molteplici colori di questo tratto mare, oltre che per le famose sedie di metallo blu (chaises bleues), liberamente spostabili e utilizzabili da chi lo desidera, invece delle più classiche panchine fisse.
Interessante anche un itinerario sui luoghi della vita di Garibaldi, tutta racchiusa nelle pittoresche viuzze del quartiere storico Vieux Nice, dalle architetture e dai colori sabaudi. Nella zona portuale, precisamente tra rue Antoine Gauthier e Quai Papacino una targa ricorda dove sorgeva la casa natale (ora demolita); ancora visitabile invece la barocca chiesa di Saint Martin e Saint Augustin dove l’eroe dei due mondi fu battezzato. Place Garibaldi, tutta porticata in stile piemontese, lo ricorda poi con una statua di enormi dimensioni, con un piedestallo riccamente decorato, dal quale Garibaldi guarda verso Torino.
Sempre nel Vieux Nice, da non perdere i colorati e profumati mercati di Place Santa Réparata e Cours Saléya. E poi alcune zone di recente ristrutturazione, come le antiche terrazze delle Ponchettes e i macelli municipali (abattoirs) restaurati nella zona est.
Nizza offre anche una notevolissima gamma di musei e gallerie d’arte: il museo di Matisse, il Museo Nazionale Messaggio Biblico di Chagall, e il MAMAC (Arte moderna e contemporanea).
Come ogni anno avviene, anche in questi giorni (e fino al 3 di marzo) è in corso il carnevale di Nizza, un importante e coloratissimo appuntamento volto a valorizzare la floricoltura della Costa Azzurra. Tra sfilate e balli di gruppi provenienti da ogni parte del mondo, dai carri vengono gettati sul pubblico fiori a piene mani.
La cucina nizzarda ha saputo unire il meglio della tradizione ligure e francese. Alcuni dei piatti più tipici sono:
* la salade niçoise, insalata nizzarda;
* la ratatouille;
* i beignets de fleurs de courgettes (ovvero, fiori di zucca ripieni);
* i farcis niçois, verdure cotte ripiene;
* il pan-bagnat, un succulento panino imbottito;
* l’aioli, una salsa fatta con aglio, olio e uova;
* la pichade, torta salata al pomodoro;
* la socca, torta di ceci;
* la soupe au pistou, minestra di verdure con pesto.
Potremmo continuare così ancora per molto. Ma se saremo riusci a convincervi che vale la pena di visitare Nizza, avremo già assolto il nostro compito.
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