Una visita all’Abbazia di San Fruttuoso in Liguria
Di Nicoletta A.Nel Levante ligure, precisamente tra Camogli e Portofino si trova una baia con uno splendido borgo di pescatori incastonato come una pietra preziosa nel Parco Naturale del Monte di Portofino. Si chiama San Fruttuoso di Capodimonte e si può raggiungere soltanto a piedi percorrendo uno scosceso sentiero che scende dal monte di Portofino oppure – preferibilmente – via mare, per esempio con i battelli che partono da Rapallo, Santa Margherita, Portofino e Camogli.
Secondo la leggenda, il Vescovo Fruttuoso, morto come martire, apparve in sogno a dei monaci e indicò loro dove dovevano essere sepolti i suoi resti. Il posto era riconoscibile in base a dei segni precisi: un drago feroce e una fonte d’acqua limpida. La sorgente qui esiste veramente e la leggenda del drago probabilmente era stata inventata per tenere lontani quelli che volevano rifornirsi d’acqua.
In ogni caso, San Fruttuoso fu nei secoli abbazia benedettina, poi covo di pirati, poi proprietà per secoli della famiglia Doria, e oggi, dopo un accurato restauro, il complesso monastico e ciò che lo circonda costituiscono un luogo che la natura e la storia hanno reso assolutamente unico.
L’insenatura ospita infatti una splendida abbazia risalente all’anno mille – oggi di proprietà del Fondo per l’Ambiente Italiano – con una piccolissima spiaggia circondata dal verde intenso della macchia mediterranea. Ci sono anche la Torre dei Doria, qualche casetta di pescatori e una chiesa rimaneggiata nei secoli. Il complesso monastico è tutto visitabile, con lo splendido Chiostro, la Sala Capitolare e le tombe dei Doria. La veduta del mare color smeraldo attraverso le trifore dell’abbazia è un ricordo che rimarrà indelebile nei visitatori. Garantito da chi, come me, ci è tornata volentieri più di una volta.
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