Tel Aviv: il volto giovane, creativo e innovativo di Israele
Di Nicoletta A.La storia di Tel Aviv è molto recente: fu fondata nel 1909 da sessanta “padri” su un terreno tra le dune comprato dal Fondo Nazionale Ebraico nei pressi dell’antichissimo porto di Giaffa. Il loro obiettivo era di guardare verso il futuro, lasciandosi alle spalle i ricordi della diaspora e delle persecuzioni. Il suo nome è molto suggestivo: significa infatti “collina della primavera”.
Nel contesto dello stato di Israele, Tel Aviv sta a Gerusalemme come il profano sta al sacro. La prima attira prevalentemente un turismo giovane, moderno e vivace, la seconda un turismo religioso e conservatore. E pensare che le due città sono distanti solo un’ora e mezzo di strada, eppure la differenza è abissale.
Tel Aviv è caratterizzata da una profonda propensione per l’arte, il design, la moda, l’architettura, la letteratura, l’hi-tech e l’innovazione in generale. Che contribuiscono ad attirare qui gran numero di giovani da tutto il mondo. Una città che non dorme mai, forse non proprio trasgressiva al massimo, ma sicuramente con una mentalità aperta, in cui convivono in maniera sorprendente enormi centri commerciali e piccole botteghe artigianali gestite da giovani creativi. Per via degli oltre 4000 edifici bianchi in stile Bauhaus o International Style da cui è punteggiata, è stata inserita nel patrimonio dell’umanità dell’UNESCO ed è anche conosciuta come “la città bianca”.
E sono bianche anche le spiagge, bellissime, con sabbia a perdita d’occhio; secondo National Geographic, questa è una tra le dieci migliori destinazioni del pianeta dal punto di vista balneare, anche grazie al clima gentile tutto l’anno.
Che cosa vedere a Tel Aviv?
* La Ayalon Highway, la strada su cui si trova la maggior parte dei grattacieli, oltre che molti locali notturni con spettacoli di musica dal vivo.
* L’Independence Hall, la sala in cui Ben Gurion, il 14 marzo 1948, proclamò la fondazione dello stato di Israele.
* Il quartiere Rehov Shenkin, in stile atlernativo-chic, traboccante di atelier di moda vintage e gallerie d’arte.
* Il centro commerciale Azrieli, con la sua torre cilindrica di 49 piani.
* La Dizengoff Street, la strada dello shopping, dei caffè, dei locali e delle librerie.
* Il Bauhaus Centre, tutto dedicato alle magnifiche architetture della città.
* Il mercatino delle pulci di Oley Zion.
* Il Suq Ha Carmel, mercato dove si trovano cibi ebraici o arabi di varie regioni del mondo.
* Il quartiere Neve-Tzedek, cuore antico della città.
* Il mercato degli artigiani del quartiere Nachlat Binyamin.
* L’Ariella House, la biblioteca Civica.
* Il Tel Aviv Performing Centre, che ospita il teatro dell’Opera. Un edificio progettato da Rechter Yaacov in forma ovoidale, con tre spirali incapsulate nel cristallo.
* Il Tel Aviv Museum of Art.
Come vedete, le attrattive non mancano affatto. Se vi rimane tempo, vale la pena di vedere la vecchia Giaffa, sulla collina che domina Tel Aviv: con i suoi tortuosi vicoli di pietra, le case addossate l’una all’altra e barche da pesca arrugginite – in quello che forse è il più antico porto della storia.
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