Orange, in Provenza, e le vestigia romane protette dall’UNESCO
Di Nicoletta A.Abbiamo già visto come la Provenza conserva un grande numero di rovine risalenti al periodo della dominazione romana. Quanto a vestigia imperiali, la città di Orange non è seconda a nessuno con ben due siti protetti dall’UNESCO: il teatro antico e l’arco di trionfo.
Il nome latino della città era Arausio, ed essa fu un’importante centro della provincia della Gallia Narbonense.
Come dicevamo, all’epoca della presenza romana risalgono numerosi resti di costruzioni, tra cui il teatro romano, uno dei teatri antichi meglio conservati al mondo.
La sua facciata lunga più di 100 metri e alta 35 è già uno spettacolo in sé e suscitò un sentimento di ammirazione anche da parte di re Luigi XVI. Nel teatro trovavano posto ben 10.000 spettatori, che guardavano un palcoscenico con uno sfondo ricco di decorazioni.
Oggi il teatro ospita vari festival nel corso dell’anno, tra cui Les Chorégies d’Orange, il festival di musica classica e operistica più antico di Francia, una rassegna di spettacoli lirici di ottimo livello.
Il festival si svolge a cavallo tra i mesi di luglio e agosto e in quei giorni la città diventa magica. Dietro il muro del teatro, scavate sul fianco di una collina, le gradinate di pietra possono ospitare migliaia di spettatori. E l’acustica è perfetta.
I dehors dei bar si riempiono di gente, così come è preso d’assalto la Grotte d’Auguste, un suggestivo ristorante scavato nella roccia viva.
L’altro importante monumento romano è l’arco di trionfo nel nord della città, nell’omonimo boulevard. Portato a termine nella prima parte del I secolo d.C., è considerato la più completa porta romana ad arco sul territorio della Gallia. Con le sue impressionanti dimensioni, rappresentava l’accesso alla città sull’antica via Agrippa. I tre passaggi di grandezza differente presentano un soffitto a cassettoni decorati.
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