A Pescarenico sulle tracce del Manzoni
Di Nicoletta A.Nella città di Lecco e nei suoi dintorni, adagiati su “quel ramo del Lago di Como”, rimangono ancora oggi vari luoghi manzoniani, di quelli citati ne I promessi sposi.
Alcuni di questi luoghi di Lecco sono storici, per esempio il castello dell’Innominato, altri sono solo presunti, indicati dalla tradizione, per esempio la casa di Lucia Mondella o il tabernacolo dei Bravi.
Nella frazione di Pescarenico le vestigia manzoniane sono particolarmente numerose. Pescarenico è descritto da Manzoni con queste parole ‘… una terricciola, sulla riva sinistra dell’Adda, o vogliam dire del Lago, poco discosto dal ponte: un gruppetto di case, abitate la più parte da pescatori, e addobbate qua e là di tramagli e di reti tese ad asciugare‘. Fu dalle sponde del lago in questo punto che Lucia si allontanò in barca per sottrarsi alle mire di Don Rodrigo, in quelle pagine si trova L’Addio ai monti, forse il momento più poetico in assoluto di tutto il romanzo manzoniano.
Le barche dai bordi bassi che si trovano ancora oggi a Pescarenico sono ancora del tutto simili a quella su cui si allontanò Lucia vari secoli fa. E molte delle caratteristiche dell’antico borgo sono intatte ancora oggi, soprattutto nel legame stretto del paesino con il lago e la pesca.
Estremamente suggestive per il visitatore le viuzze strettissime e le casette addossate l’una sull’altra con ballatoi esterni di legno e cortiletti. Qui si trovano anche la chiesa del convento dei frati cappuccini, il convento di Fra Cristoforo. Dietro il convento si erge il Monte Resegone in tutta la sua bellezza. Nella piazza è visibile un ossario con i resti dei frati francescani morti di peste. Nel cielo si staglia il campanile del duomo di San Nicolò che con la sua guglia di sapore neogotico raggiunge i 96 metri.
Vale davvero la pena di dedicare una giornata per scoprire da soli questi luoghi.
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