C’era una volta la tonnara di Marzamemi

C’è stato un tempo in cui la pesca del tonno in alcune zone della Sicilia era talmente proficua e ricca da spingere interi paesi a nascere intorno alle tonnare dove si lavorava il pescato.

Marzamemi è uno di questi casi, una delle testimonianze più suggestive di un’epoca conclusa per sempre.

Sebbene ancora oggi la popolazione sia in gran parte dedita alla pesca, la tonnara apre solo saltuariamente, nonostante un tempo fosse la seconda della Sicilia, dopo quella di Favignana (Trapani). Essa venne fondata durante la dominazione araba della Sicilia e durante l’età spagnola passo in proprietà della famiglia nobile dei Villadorata, che legarono strettamente il proprio nome alla cittadina di Marzamemi.

La tonnara rappresenta un esempio di archeologia industriale, in cui è possibile ammirare la maestosità della costruzione e la complessità del sistema di pesca del tonno.

Intorno alla tonnara sorsero le case dei pescatori, che vennero popolate anche di manovalanza e operai provenienti da Avola e Siracusa.

Il primo stabilimento industriale per la produzione di tonno sott’olio risale al 1912, ma già negli anni ’50 del XX secolo la lavorazione cominciò a scemare fino ad arrestarsi completamente.

Oggi è ancora possibile acquistare prodotti della lavorazione del pesce e si possono visitare i locali della vecchia tonnara.

Il paese si affaccia sul mare cristallino del Mar Mediterraneo e offre una magnifica vista sulle isole di Capo Passero e Correnti. Il borgo di Marzamemi è caratterizzato da un suggestivo centro storico, con stradine lastricate e piccole piazzette in cui si affacciano bar, ristoranti e negozi di artigianato locale. La chiesa di San Francesco di Paola, risalente al XV secolo, è uno dei monumenti più importanti del paese e rappresenta un esempio di architettura barocca.