La magia dei ‘Sassi’ di Matera
Di Nicoletta A.La colonna sonora ideale per leggere questo articolo sarebbero le note di un’arpa pastorale, che ci accompagni in un mondo magico, quello di Matera, il fiore all’occhiello del turismo in Basilicata. Un capoluogo di provincia situato nella zona orientale della Lucania, al confine con la Puglia, tra l’altopiano delle Murge e la fossa solcata dal fiume Bradano. Proprio un affluente del Bradano, il torrente Gravina di Matera, scorre nella profonda spaccatura naturale a ridosso del quale si estendono i ‘Sassi’, gli antichi rioni della città.
I Sassi costituiscono un unicum dal punto di vista storico e urbanistico: furono strappati al degrado a partire dagli anni ’60 e riportati all’antico splendore, rendendo Matera famosa in tutto il mondo. Una notorietà che poi è cresciuta in maniera esponenziale da quando i Sassi nel 1993 furono riconosciuti come Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e ancor più quando Mel Gibson nel 2003 scelse Matera come suggestivo set per molte scene del film The Passion.
I Sassi sono agglomerati costituiti da migliaia di abitazioni scavate nel tufo nelle pareti della Gravina. Insieme ad altre gole secondarie, hanno ospitato per alcuni millenni varie forme di civiltà: dai villaggi trogloditi del neolitico agli insediamenti dei monaci dell’Asia minore nell’VIII secolo alle sistemazioni urbane barocche del XVII e XVIII secolo.
I Sassi si distendono in due vallette, leggermente più basse rispetto ai territori circostanti e separate da uno sperone roccioso, la Civita che li divide in due zone: il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso. Il primo è volto a nordovest ed è più ricco di portali scolpiti e fregi. Il Sasso Caveoso invece guarda a sud, è disposto come un anfiteatro romano, con case-grotte che scendono a gradoni; alcune di queste dimore risalgono addirittura al paleolitico. Sulla sommità della Civita si trovano la Cattedrale (in stile tardo-romanico pugliese, del XIII secolo) e vari palazzi nobiliari. Tra le altre chiese ‘costruite’ di Matera ci sono anche San Francesco d’Assisi in stile barocco leccese e la chiesa del Purgatorio in stile tardo barocco, con una facciata tutta improntata al tema della morte. La maggior parte delle chiese di Matera sono però rupestri, ossia scavate nella roccia. Queste si ritrovano in parte nel Parco della Murgia e in parte nei Sassi.
La posizione un po’ nascosta dei Sassi ha contribuito a proteggerne l’integrità nel corso dei secoli. Canali e cisterne per l’approvvigionamento idrico nella loro semplice genialità accrescono il fascino dei vicoli, su cui si affacciano terrazzi e balconi e scalinate ricavate dalla roccia, giardini pensili e spazi collettivi chiamati ‘vicinati’. Oggi che i Sassi sono tornati a essere luogo di residenza, di commercio, di artigianato vivo, in questi spazi aperti non è raro incontrare donne che preparano all’aperto piatti della cucina tradizionale lucana e sentire profumi appetitosi provenire dalle finestrelle. Il clima di solidarietà che esiste tra le famiglie dei rione contribuisce ad accrescere il fascino dell’insieme, alla cui bellezza nessuna foto rende piena giustizia.
Per chi visita Matera esiste la possibilità di soggiornare in austeri ma confortevoli hotel, case vacanza o bed and breakfast ricavate da antiche case dei Sassi. Anche questa sarà un’esperienza suggestiva e un’emozione forte, in qualsiasi periodo dell’anno.
Commenta o partecipa alla discussione