Perugia: la città del cioccolato e del jazz, ma soprattutto dei tesori artistici

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perugia fontana maggioreOggi vi portiamo nel cuore verde d’Italia, in Umbria, per suggerirvi che cosa potreste fare durante un weekend a Perugia, ancora meglio se nel periodo in cui si svolge il festival Umbria Jazz, la kermesse che ogni anno a luglio celebra al meglio la musica anti-accademica per eccellenza. Oppure l’altro grande evento della città dedicato ai golosi, ovvero Eurochocolate, di solito nel mese di ottobre.

Vari sono gli itinerari possibili in città: si può scegliere di visitarla per borghi (ve ne sono cinque) oppure per periodi storico-artistici. La storia di Perugia è infatti improntata a tre periodi principali: etrusco, romano e medievale. Del periodo etrusco rimane soprattutto l’arco di Augusto, la porta della città per eccellenza, una delle sei che si aprono possente cinta in opera quadrata di sicura origine etrusca. Questa porta reca il nome di Augusto perché quando Ottaviano conquistò la città e la incendiò, ricostruì la città lasciando il suo nome sull’arco  costruito dagli etruschi. Un altro luogo affascinante della città risalente a questo periodo è il Pozzo etrusco, della seconda metà del III secolo a.C., quando era la più importante fonte di approvvigionamento idrico. Lo trovate in piazza Danti.

Simbolo della città è però la Fontana Maggiore, capolavoro di Nicola e Giovanni Pisano, situata in piazza IV Novembre, la stessa su cui si affaccia il Palazzo dei Priori (foto in alto). Il grandioso Palazzo dei Priori è uno dei migliori esempi di palazzo pubblico risalente all’età dei Comuni. Edificato in stile gotico, ha un’ampia scalea a ventaglio, due ordini di trifore e un coronamento merlato in facciata, ricchi interni decorati ad affreschi. È tuttora sede del Municipio. Al suo interno la magnifica Sala dei Notari (il luogo dove si incontravano i governatori della città, conosciuta per i grandi arconi e le vele magnificamente affrescate).

La cattedrale di San Lorenzo è un altro gioiello della città. Risale al XIV secolo  e conserva la reliquia del “Sacro Anello della Vergine” e la Deposizione dalla croce di Federico Barocci. Sotto la cattedrale di San Lorenzo si trova uno straordinario percorso archeologico sotterraneo di 800 metri che fa parte del Museo Diocesano e conserva quello che resta della struttura urbana della Perugia etrusca, fatta di terrazzamenti contenuti da grandiose opere murarie costruite con la tecnica dell’opera quadrata etrusca, la stessa delle mura di cinta della città. Sempre nei sotterranei si trovano i resti di una antica domus e le tracce dell’incendio subito ai tempi di Ottaviano.

Come dicevamo, Perugia è composta da cinque borghi, tra cui Borgobello è uno dei più ricchi dal punto di vista artistico e architettonico. Qui si trova la splendida chiesa di Sant’Ercolano, intitolata a uno dei tre santi protettori della città e la più grande chiesa della città: la Basilica di San Domenico, di cui si attende con ansia l’apertura delle soffitte, al momento in corso di restauro.

Assolutamente da non perdere, tra le chiese più belle il tempio di Sant’Angelo chiesa paleocristiana a pianta centrale del VII secolo, a cui abbiamo dedicato un articolo a parte.

D’obbligo una passeggiata per il centro storico, dove si trovano botteghe e laboratori d’artigianato di ogni tipo: falegnami, lavorazione del cuoio, del vetro, produzione tessuti (anche battuti a mano), merletti, ceramica, oreficeria: tanti manufatti preziosi fatti anche su misura per il cliente.

Infine, meritano qualche parola i gusti e i sapori della cucina tradizionale perugina, il cui piatto forte è costituito dai legumi (ceci, fave, fagioli piselli, lenticchie) mescolati nell’ambrecciata oppure in una semplice pasta e fagioli. Anche la crema di fave è una specialità, servita con pane abbrustolito, sfregato con aglio.


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