Quali sono i nuraghi più belli della Sardegna?
Di Nicoletta A.Sul territorio sardo esistono più 7000 nuraghi, le celeberrime antichissime costruzioni emblema dell’isola, nate con la funzione di vedette di difesa e/o luogo di culto . Se ne trovano a ogni angolo, ma quali sono quelli considerati più meritevoli di una visita dagli archeologi?
Il più famoso nel mondo, anche grazie all’inclusione nel patrimonio UNESCO è sicuramente Su Nuraxi di Barumini, a cui abbiamo già riservato un articolo dettagliato.
Il più grande di tutti è invece il Nuraghe Arrubiu, che vedete nella foto. Arrubiu significa “rosso” in sardo: una qualifica dovuta al colore dei licheni rossicci che hanno ricoperto la maggior parte della struttura in basalto. Il nuraghe è situato nella località Pranu e Muru, nel comune di Orroli (Cagliari). E’ costituito da un bastione a cinque lobi, con altrettante torri intorno al mastio. Nel mastio si trova anche una camera coperta a tholos alta ben 11 metri e in stato di perfetta conservazione.
Altrettanto suggestivo e grandioso è sicuramente il nuraghe di Santu Antine, che domina la valle di Cabu Abbas a Torralba (Sassari) – piena di nuraghi. La sua costruzione iniziò probabilmente nei secoli X o IX a.C. e fu in seguito integrata con altre costruzioni. Il nuraghe è formato da una fortezza e da un villaggio di 14 capanne; pensate che il mastio supera i 17 metri di altezza. Tutto è costruito in basalto, con strutture colossali che si riducono di grandezza man mano che si sale nelle camere superiori.
Il nuraghe di Losa, dal nome della località nel comune di Abbasanta (Oristano) si distingue per il mastio e il bastione di forma triangolare. Il complesso si estende su ben tre ettari, ed è cinto da una muraglia dotata di porte e torrette. Il nome losa in sardo significa “cimitero” o “lapide”: questo perché durante gli scavi in loco sono state ritrovate numerosi scheletri umani.
Il villaggio nuragico di Tiscali, nel comune di Dorgali (Nuoro) è famoso da qualche decennio, da quando ha dato il nome a una rivoluzionaria azienda di telecomunicazioni. Vi si trovano una quarantina di capanne, di forma circolare o rettangolare, edificate in maniera diversa dagli altri villaggi dell’isola – infatti gli studiosi ritengono che risalgano al periodo della conquista romana. Al villaggio si arriva a piedi, dopo 90 minuti di camminata che porta all’interno di un’immensa dolina di origine carsica nel Supramonte.
Infine, ricordiamo che è possibile fare un bell’itinerario archeologico alla scoperta di villaggi nuragici anche nella zona della Costa Smeralda, da Baja Sardinia ad Arzachena.
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Ciao, con mio marito siamo stati in vacanza in questo hotel di Cardedu http://www.hotelresorttanca.com/, e poco distante abbiamo potuto ammirare il Nuraghe De Perdu Isu, che rimane in cima ad un precipizio, un vero spettacolo, potresti aggiungerlo alla lista. Carla.