Spetses: l’isola greca più elegante e autentica
Di Nicoletta A.Se da Atene ci si sposta al Pireo e ci si imbarca sul traghetto giusto, bastano due ore per arrivare in una Grecia dove il tempo sembra essersi arrestato. Si chiama Spetses, è una delle isole Saroniche, situate nella parte meridionale della regione dell’Attica. Ventitré kilometri quadrati dove le auto sono bandite e si gira ancora a dorso di cavallo, mulo o asino, su carrozze trainate da cavalli oppure in barca a motore.
Le case di Spetses sono in pietra a vista o dipinte con colori pastello. Non c’è alcuna traccia di cemento, grazie al giuramento che fece circa cento anni fa un tale Sotirios Anargyros: dopo aver comprato gran parte dell’isola, la donò ai suoi abitanti in cambio della promessa di non lasciarla mai cementificare.
Ed è anche per questo che fin dall’Ottocento Spetses ha accolto la migliore società di Atene. Negli anni ’60 e ’70 è stata luogo prediletto da artisti bohémien come il cantante Demis Roussos e da magnati come Ari Onassis e Stavros Niarchos, che era addirittura proprietario della vicinissima isoletta di Spetsopoula.
Così, oggi come allora, a Spetses si trovano signorili architetture veneziane in pietra color ocra, tetti a tegole e balconate in legno. Oppure ville neoclassiche del XIX secolo color bianco latte con grandi finestre colorate. E poi cortili a mosaico, pavimentazioni con sassi levigati bianchi e neri; le case e i resort più eleganti sono arredati con preziosi mobili d’epoca e nei giardini fanno bella mostra di sé enormi cascate di bougainvillee.
Le spiagge del nord dell’isola sono litorali coperti di sassolini, quelle meridionali sono invece tappeti di sabbia dorata. Le più amate sono quelle di Aghia Anargyri – amata dagli stranieri e dagli ateniesi che vengono qui per il weekend – e Aghia Paraskevi, che ha acque cristalline, sabbia fine e un inebriante profumo di resina derivante dalla foresta di pini di Aleppo situata proprio a ridosso della spiaggia. Infatti, il nome Spetses deriva proprio dal fatto che i navigatori veneziani soprannominarono questo fazzoletto di terra l’‘Isola delle Spezie’ per via dei profumi delle erbe mediterranee emananti dalla sua vegetazione.
Spetses è un’isola ricca di chiese e monasteri. Tra le prime vanno ricordate, nel capoluogo Spetses – anche noto come Dapia – la Cattedrale Ortodossa di Agios Nikolaos, con un bel campanile edificato in marmo e uno splendido cortile con pavimentazione a mosaico, e la Chiesa di Agia Marina, appollaiata una scogliera, con una suggestiva cappella dalle tonalità bianche e rosa.
I ristoranti tipici di Spetses sono le taverne, in cui si possono gustare grigliate di pesce e crostacei e altri piatti tipici, per esempio il pastitio (carne con maccheroni), il giovetsi (manzo con riso), lo spetsofai (bocconcini di maiale con peperoni piccanti) e ovviamente la moussaka di melanzane.
All’inizio di settembre sull’isola si svolge una grande festa, che richiama moltissimi ateniesi. Si chiama Armata Festival, dura una settimana, e commemora la battaglia navale di Spetses del 1822, in cui la flotta greca sconfisse quella turca. Fuochi d’artificio, mostre d’arte, concerti, esibizioni di sirtaki e poi tutti a bere un bicchierino nei locali del porto vecchio.
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