La basilica di Santa Pudenziana a Roma
Di Erica VenturaFondata secondo la tradizione da una nobildonna, di nome Pudenziana appunto, che avrebbe ospitato S. Pietro a Roma, questa basilica deriva in realtà da una domus ecclesiae (prima tipologia di luogo di culto cristiano) e trasformata in basilica intorno al 390.
Dell’edificio originario di IV secolo purtroppo non è rimasto molto. La struttura fu modificata nel tempo prima con l’annessione di un campanile di XIII secolo e poi con successivi rimaneggiamenti nel tardo Cinquecento, che ridussero le navate da tre a una; fortunatamente si è conservato lo splendido mosaico del catino absidale, seppur con ampi restauri. E’ databile intorno al 416-417 d.C., al termine del pontificato di Innocenzo I, e rappresenta una delle rare testimonianze esistenti dell’arte musiva occidentale di V secolo.
Il mosaico rappresenta al centro Cristo in abiti regali, seduto sul trono. Intorno a lui, gli apostoli seduti in uno spazio delimitato da un portico semicircolare. Ai lati del trono sono disposti S. Paolo a sinistra e S. Pietro a destra; due figure femminili alle loro spalle li incoronano con alloro intrecciato, classico simbolo di gloria.
Sullo sfondo, un cielo al tramonto su cui si stagliano gli edifici storici della città santa Gerusalemme, interpretati secondo i classici modelli dell’architettura romana: la rotonda dell’Anàstasi (chiesa della Resurrezione eretta da Costantino sul Santo Sepolcro) ed il tempio ottagonale dell’Ascensione sul monte degli olivi. Al centro è rappresentata una grande croce gemmata, allusiva di quella eretta sul Gòlgota per giustiziare Gesù. Nel cielo sono poi inseriti i simboli degli evangelisti (l’angelo, il leone, il toro e l’aquila).
Dunque se vi fermate qualche giorno in più nella capitale, dopo i monumenti e musei principali, Santa Pudenziana è uno dei luoghi da visitare se ci si vuole fare un’idea sui mosaici dei primi secoli della cristianità. Solitamente aperta al pubblico, è visitabile in tutta tranquillità fuori dagli orari delle funzioni religiose. Si trova in Via Urbana 161, vicino a piazza Esquilino.
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